Naim: a crooner’s night 22 gennaio ore 16:30 al Teatro Sipario Strappato Muvita di Arenzano

Amore sacro amor profano Winter V edizione propone per quest’anno un evento straordinario, grandi musicisti e incredibile voce e intrattenitore. Niente di meglio per finire un anno alla grande! Musica, canzoni, divertimento…per tutte le età! ingresso libero Lo spettacolo “Naim: a crooner’s night” Omaggio di musica e parole a Buscaglione e Carosone! Teatro, storia e interazione col pubblico. Video-­‐proiezioni, “doculive”, scenografia, ironia e grande musica. Ecco gli ingredienti principali di uno spettacolo inedito e realmente unico nel panorama. Un format originale in cui Naim riesce a muoversi con estrema disinvoltura, creando imprevedibili situazioni con le persone, alternando al narrato e alle canzoni, momenti di surreale improvvisazione e coinvolgimento totale fino a che sala e palco si uniscono per diventare, insieme, i veri protagonisti dello show. Ognuna delle tre serate-evento che compongono la rassegna, rende omaggio ad un grande artista. Si passa, così, dal concerto in memoria al mito di “The voice”, Frank Sinatra, al “genio” di Ray Charles, alla serata in due tempi che celebra l’istrionicità dell’Italia più ironica, con i brani di Renato Carosone e Fred Buscaglione. Ogni concerto è calato nella storia del suo tempo, tra filmati, foto, storie e digressioni artistiche su altre voci ed altre espressioni dell’epoca. Recente e di grande successo, l’esordio di un nuovo omaggio “Ella meets Frank” in duetto con la jazzista partenopea Simona De Rosa. Un duplice omaggio alle due icone del jazz e dello swing: Frank Sinatra ed Ella Fitzgerald. La formazione di ogni progetto, modulare nel suo concepimento, varia dal quartetto al sestetto e, in alcune occasioni, può ospitare un piccolo corpo di attori, ballerini e coristi a comporre un vero e proprio “varietà”. Naim Abid   Classe 1983, nato a Torino da genitori iraniani, inizia a coltivare la sua passione musicale all’età di 14 anni, approcciandosi alla chitarra e al canto ed iniziando ad esibirsi nei primi concerti pubblici appena un anno e mezzo più tardi. Dopo aver completato studi classici, si laurea con lode e dignità di stampa in “scienze internazionali e diplomatiche” e vince una borsa di studio presso la rivista “Equilibri.net” (Milano) dove si forma in corsi di geo-­‐politica ed analisi internazionale. Nel 2012 conclude un dottorato di ricerca (PhD) in “democrazia e diritti umani” (Genova). Il percorso di ricerca lo porta a pubblicare papers e tenere conferenze in convegni nazionali ed internazionali su temi quali il profilo della donna in Iran, il rapporto fra...
read more

Crêuza de sä – Tributo a De Andrè

I nostri video, clicca sul link:   http://www.coloriamo.it/video/ Alias, inserto cultura de Il Manifesto parla di noi, clicca sul link:  http://www.coloriamo.it/wp/da-mae-riva-il-nuovo-cd-di-creuza-de-sa/   Creuza de sä, l’acciottolato salmastro da dove ha inizio il viaggio nella poesia, nei suoni, tra gli odori della Città Vecchia di Faber, insieme a quegli “ultimi”, “diversi” , “eroi al contrario” da lui non lasciati soli. Canzoni che hanno fatto storia, arrangiamenti che, come nel caso di “Creuza de ma” inserito tra i dieci dischi più importanti degli anni ottanta, hanno creato un genere. Poesia che affascina, emoziona. Melodie che incantano. Tutto questo ha spinto sette musicisti della “Città Vecchia”, provenienti da diverse estrazioni musicali, a ritrovarsi sul palco per riproporre il repertorio del grande Faber, cercando di rimanere fedeli ai suoi ultimi suoni, come quelli dell’inimitabile tour del ’98 “Mi innamoravo di tutto”. Chi sono Creuza de sä: Vittorio Attanasio voce e chitarra Inizia a suonare la chitarra come autodidatta, la sua prima canzone: La città vecchia! Intraprende gli studi classici col Maestro Pino Briasco di Savona. In primo piano nel suo repertorio sempre brani di musica sudamericana gli autori, suoi preferiti, sono Heitor Villa Lobos, Augustin Barrios Antonio Lauro, Astor Piazzolla. Partecipa a diversi workshop con il grande chitarrista brasiliano Marco Pereira. Ha collaborato con Marco Fadda, Massimo Palermo, Daniele Pinceti, Lauro Ferrarini, Dado Sezzi, Danilo Degipo, Orquestra do Fubà. Fondatore del gruppo brasiliano Nos Quatro con cui realizza centinaia di concerti in rassegne e club italiani. Direttore artistico di diverse rassegne musicali, tra le quali, la sua più affezionata: “Amore sacro amor profano”     Fabrizio Cosmi, chitarre Si diploma presso la scuola di musica “music Line ” all’ottavo anno .la competenza e la versatilità acquisita grazie agli studi fatti ed all’esperienza gli ha permesso di inserirsi in molteplici situazioni musicali professionali. Alcune collaborazioni: Assemblea Musicale Teatrale; Gianfranco Reverberi nel musical “Nick”; Band rock’n’roll di Ghigo autore di “coccinelle e stazione del rock”; bBand di Kaballa’ autore di “astratti furori e Petra lavica”; Wilma Goich band; Giuliano Cavicchi big band.       Dea Delogu percussioni, cori Dea Delogu, ragazza di 27 anni, studia canto e musica dall’età di 5 anni In seguito si unisce al coro gospel Saint John Gospel Choir, col quale canta anche come solista da settembre 2009 a giugno 2010. Nel 2012 comincia un percorso di studio di percussioni africane ed afro-brasiliane e per tre anni è surdista e corista...
read more

Video Story AMORE SACRO AMOR PROFANO 2013

Ecco uno short video che ci fa rivivere i momenti salienti del Festival Amore Sacro Amor profano di quest’estate....
read more

Il Canto della Terra – Terza edizione 2013 Paesaggio d’autore

Genova Villa Bombrini 7 e 21 Marzo – 7 e 22 Aprile 2013 L’idea Prima di internet, della televisione, dei giornali, era la musica che si preoccupava di narrare (a volte spiegare) al popolo le vicende ed il segno tempi: interpretandola con i cantastorie, i menestrelli, i trovatori. Raccontavano di guerre, d’armi, d’amore, di onore, di popoli, di terra. Raccontavano storie; raccontavano la Storia. Ancora oggi, nonostante le rivoluzioni mediatiche e tecnologiche della nostra modernità, esistono storie che è impossibile smettere di raccontare. Esse appartengono al nostro vissuto e rappresentano una testimonianza morale da non relegare negli anditi dell’indifferenza. Storie d’amore, di guerre. Storie della gente comune, dei perduti e degli arrivati. E pagine che illustrano i popoli, ma anche quella capacità – troppo spesso tradita – che la natura umana ha di accogliere ogni forma di differenza senza dover considerare disattesa la propria soggettività. Storie che parlano di tutti noi, in fondo, raccontando la nostra società. La canzone, la musica. Brani che inseguono la memoria con un rimando alla coscienza civile; preghiere laiche per un Paese che non di rado finge di dimenticare la propria condizione. Può ancora la musica essere considerata una forma d’arte? O di Cultura? Questa è una domanda che non vuole necessariamente essere polemica ma che trae spunto da alcune considerazioni quotidiane. Come si ascolta, se si ascolta, la musica nei primi anni di nuovo millennio? Avvertiamo il rischio che l’arte della musica diventi il distratto meccanismo di una fonte di diversivi, il riempimento di una sera, di una cena, la non-cultura del sottofondo da aperitivo. Un’arte sempre più liquida e sempre meno consistente, quasi che sia lo spessore della cultura a far paura, anche quando il suo spirito si origina dalle radici del nostro vivere sociale più autentico. C’è ancora la voglia di “ascoltare” o ci si accontenta soltanto di sentire? Crediamo sia ancora possibile “cantare il momento” e farlo cantare. Cantare come cultura, là dove cultura è ancora la parola di origine latina che proviene dal verbo “Coltivare”. Per questo “Il Canto Della Terra”. Un festival che si muove attorno al senso profondo del fare Cultura, incarnando forti valori etici ed evidenziando la consapevolezza di una condizione sociologica in continua evoluzione. Gli artisti Rebis – Giovedì 7 febbraio 2013 ore 21 Il progetto musicale Rebis nasce dall’unione degli intenti artistici della cantautrice e “apprendista arabista” Alessandra Ravizza e dell’autore arrangiatore Andrea Megliola. Il termine Rebis...
read more

Amore sacro amor profano Edizione 2012

Dopo quattro anni di attività, 24 concerti, 90 artisti coinvolti fra cantautori, musicisti, performer, possiamo affermare  che la storia di Amore Sacro, Amor Profano sia protagonista di un’evoluzione continua e vitale. Un’esperienza culturale che va via via rafforzandosi. Nonché – come riscontrato a più riprese – evento musicale di grande attrattiva. Ciò è dimostrato non solo dagli sforzi profusi dal Comune di Arenzano, che sono indice primario di fiducia, ma anche dalla partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte nella produzione dell’evento; e – non ultimo – dall’evidente consenso di pubblico e critica, che da tempo tributa all’evento un sostegno oggettivo. Pure in un periodo, come quello corrente, in cui le concrete difficoltà economiche non sempre permettono una produzione in linea con gli sviluppi progettuali dell’Associazione Coloriamo @ Musica. Noi tutti desideravamo una manifestazione che fosse seguita, che lasciasse traccia di sé nel tempo: guardando ad oggi, possiamo ritenere conseguito tale obiettivo. E per questo possiamo affermare che anche nel 2012, il format di Amore Sacro, Amor Profano può designarsi per quantità e qualità dell’intervento una fra le manifestazioni di punta nel cartellone degli appuntamenti culturali del Comune di Arenzano. Non solo: se volessimo guardare alle proposte del nostro terriorio, non limitandoci ad Arenzano ma allargando gli orizzonti ad almeno tutto il Ponente, potremo evincere che Amore Sacro, Amor Profano rappresenta un vero e proprio unicum, non assimilabile ad altre formule culturali di spettacolo. Come ravvisato in diverse circostanze, è innegabile che i contenuti proposti dalla rassegna possano affidarsi ad una nutrita schiera di appassionati, certo ulteriormente potenziabile ma che va ben oltre all’idea di pubblico di nicchia a cui si è soliti associare questa tipologia di eventi. Si vuole ancora una volta sottolineare che le proposte artistiche avvicendatesi nella rassegna, ed in senso lato la struttura stessa dell’evento, sono sempre tese ad abbracciare varie tipologie di pubblico, di tutte le fasce d’età, sia fra i residenti di Arenzano e della Provincia di Genova, sia fra i turisti (da cui, peraltro, pervengono le maggiori attestazioni di stima). Fin dal suo esordio, nel 2006, Il festival Amore Sacro, Amor Profano si propone di imprimere un impulso al panorama musicale e culturale del ponente ligure e, in primis, ambisce ad emergere quale richiamo turistico per la promozione stessa del territorio. Inoltre, la manifestazione si adopera per favorire rapporti di scambio con i media locali e nazionali, con le associazioni culturali e con gli operatori economici della zona. Molti sono stati i passi compiuti in queste direzioni,...
read more

Amore sacro amor profano Edizione 2010

Amore Sacro Amor Profano, il primo festival del ponente genovese interamente dedicato alla canzone d’autore, arriva nel 2010 alla sua quarta edizione. Dopo tre anni di attività in evoluzione continua, con 20 concerti, 72 artisti coinvolti fra cantautori, musicisti e performer, italiani e stranieri, di fama nazionale e internazionale, il festival è diventato ormai, oltre a una consuetudine dell’estate arenzanese, una vera e propria esperienza culturale che va via via rafforzandosi. La quarta edizione, come le precedenti, si propone di affascinare il pubblico con un programma di alto profilo artistico, con tre appuntamenti che avranno luogo in diverse locations tra fine Luglio e inizio Agosto. Nel 2010 il Festival propone di promuovere, oltre che il cantautorato, la musica d’intrattenimento che ha segnato un’epoca importante della storia musicale del nostro paese, avvalendosi della collaborazione di grandi artisti del panorama musicale nazionale ed internazionale. L’organizzazione è a cura dell’ Assessorato alla Cutura del Comune di Arenzano in colaborazione con l’ associazione culturale Coloriamo @ Musica e il patrocinio della Provincia di Genova e Regione Liguria. Il cartellone delle manifestazioni propone tre interessanti appuntamenti: il 30 Luglio aprirà il Festival Roberta Di Lorenzo, rivelazione del panorama musicale italiano, cantautrice dalla voce intensa che porterà il pubblico nel delicato e straordinario mondo della femminilità. Una personalità unica a tal punto da coinvolgere Eugenio Finardi, produttore del suo album “L’Occhio della Luna”. Il 31 Luglio calcherà il palcoscenico Bungaro, uno dei cantautori più apprezzati dalla critica: cinque album alle spalle e diverse collaborazioni con personaggi del calibro di Antonella Ruggiero, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, e Neri Marcorè. Un mix di ritmi coinvolgenti per il pluripremiato autore di “Dove si vola”, che ha fatto trionfare Marco Mengoni a “X Factor 3”. Per finire, il 7 Agosto Arenzano ospiterà le Blue Dolls, tre cantanti molto originali che in pochi anni hanno bruciato tutte le tappe sulla strada del consenso popolare: voci eccellenti e dal sapore squisitamente retrò, supportate da un valente quartetto jazz che si muove fra le atmosfere degli anni ’40 e ’60. Tornano così alla ribalta i tipici motivetti dei più famosi interpreti, compositori, arrangiatori italiani come Alberto Rabagliati, Pippo Barzizza, Gorni Kramer il Quartetto Cetra ed il Trio Lescano....
read more